FAVOLA

La FAVOLA è un genere narrativo molto accattivante per alcune sue caratteristiche, che la distinguono dalle altre tipologie testuali.
  • In genere è in prosa, ma ne esistono anche in versi, cioè sotto forma di poesia;
  • è breve ed ha una struttura molto semplice e lineare: PRIMA – DOPO – DOPO ANCORA - .. . – INFINE;
  • può facilmente essere rappresentata con vignette;
  • il titolo funge già da presentazione;
  • il linguaggio si avvale di aggettivi qualificativi che caratterizzano i personaggi.
  • i personaggi sono pochi, in genere due: protagonista e antagonista;
  • sono animali antropomorfi, cioè hanno caratteristiche umane (parlano, ragionano, …);
  • rappresentano sempre un vizio o una virtù propria degli uomini;
  • tra i due c’è sempre un vincitore e un vinto;
  • il luogo d’ambientazione è quasi sempre naturale (bosco, prato, campagna, …);
  • il tempo è indefinito (un giorno, una volta, …);
  • i verbi sono al Presente o Imperfetto Indicativo;
  • non ci sono personaggi o oggetti magici;
  • il finale è sempre la MORALE, cioè un insegnamento;
  • è sempre esplicita, cioè l’autore la scrive chiaramente e non dobbiamo intuirla noi;
  • la morale può essere espressa con un proverbio;



Le più antiche testimonianze risalgono all’antico Egitto, ma se ne trovano anche nel mondo assiro-babilonese, nella Bibbia e negli stessi poemi omerici.

  • Il più antico autore di favole è il greco Esopo, che scrisse circa 400 favole, come “La cicala e la formica”,” Il lupo e l’agnello”, “Il corvo e la volpe”, “Il topo di città e il topo di campagna”, …
 

  • Nel mondo romano Fedro riprese le favole di Esopo e ne scrisse altre, come “Il lupo e l’agnello”, “La rana e il bue”, …). Ecco una nella sua Lingua, il Latino:
 Ad rivum eundem lupus et agnus venerant
siti compulsi; superior stabat lupus
longeque inferior agnus. Tunc fauce improba
latro incitatus iurgi causam intulit.
«Cur» — inquit — «turbulentam fecisti mihi
aquam bibenti?». Laniger contra timens:
«Qui possum, quaeso, facere, quod quereris, lupe?
A te decurrit ad meos haustus liquor».
Repulsus ille veritatis viribus: 
«Ante hos sex rnenses male, ait, dixisti mihi». 
Respondit agnus: «Equidem natus non eram». 
«Pater hercle tuus, ille inquit, male dixit mihi». 
Atque ita correptum lacerat iniusta nece.
Haec propter illos scripta est homines fabula, 
qui fictis causis innocentes opprimunt.


                                     
  • Leonardo da Vinci scrisse favole brevissime, come questa:
IL RAGNO E L’UVA
Il ragno, stante infra all’uve, pigliava le mosche che in su tale uve si pasceva[n]. Venne la vendemmia, e fu pesto il ragno insieme coll’uve.

I suoi personaggi non erano solo animali ma anche elementi naturali o umani.


  • Il francese Jean de La Fontaine si ispirò molto ad Esopo e Fedro.
LA CIGALE ET LA FORMUI
La cigale imprévoyante qui avait passé tout l'été à chanter dans le soleil, pour atteindre l'hiver sans dispositions se trouvent. Faim et geignard demandé la fourmi industrieuse afin de prêter quoi que ce soit.
- Je vais vous payer - dit-il - avant Août, intérêts et du capital: je vous le promets, mot de cigale! -
La fourmi qui a le défaut de prêter à contrecœur, il a répondu haut et fort:
- Qu'avez-vous fait jusqu'à hier? -
- Nuit et jour, sans cesse, chanté et chanté ... -
- Eh bien ... maintenant danser!
La fable enseigne que vous ne devriez jamais être à courte vue, car la légèreté est cher.


  • Il russo Lev Tolstoj scrisse favole come questa:
           L'ASINO E LA VOLPE   (Clicca per leggere)


  • Il romano Trilussa scrisse favole in rima, cioè sotto forma di poesie e i suoi personaggi non sempre erano animali. Scriveva in dialetto romanesco ed eccone un esempio:
LA VOLPE E ER LUPO
Un lupo che beveva in un ruscello
Vidde, dall’antra parte de la riva,
L’immancabile agnello.
- Perché nun venghi qui? - je chiese er lupo -
L’acqua, in quer punto, è torbida e cattiva
E un porco ce fa spesso er semicupo.
Da me che nun ce bazzica er bestiame,
Er ruscello è limpido e pulito…
-L’agnello disse: - Accetterò l’invito,
quanno avrò sete e tu non avrai fame.-


  • Gianni Rodari ha scritto la famosa raccolta “FAVOLE AL TELEFONO”. 
IL TOPO CHE MANGIAVA I GATTI   (Leggi o ascolta)



VERSIONE RIMANEGGIATA CON FINALE A SORPRESA DELLA DISNEY:
"LA CAVALLETTA E LA FORMICA" che sta per "LA CICALA E LA FORMICA".




MAPPA DELLE CORRISPONDENZE: ANIMALI = VIZI VIRTU'



QUESTA E' MIA



LA FAVOLA

Pronti per un piccolo test?

  1. La favola è un racconto ...

  2. realistico
    fantastico

  3. Chi sono i protagonisti?

  4. Animali
    Persone

  5. Cosa rappresentano?

  6. Vizi e virtù umane
    Idee e gusti

  7. Gli ambienti, in genere, sono...

  8. aperti
    chiusi

  9. Che tipo di linguaggio viene usato?

  10. Dialogo, cioè battute dei personaggi
    Narrazione

  11. Ci sono personaggi e/o oggetti magici?

  12. No
    Si

  13. La favola si conclude con...

  14. una domanda
    una morale

  15. La morale può essere sintetizzata con...

  16. un proverbio
    una domanda

  17. La favola può essere...

  18. lunga
    breve

  19. La favola può essere facilmente trasformata in fumetto.

  20. No
    Si

La comprensione degli elementi strutturali della favola viene sintetizzata in una mappa mentale per fissarne bene gli aspetti specifici.


Segue poi il lavoro di rielaborazione di alcuni testi, mediante questionario.

Segue la fase rielaborativa per testo ed immagini.


       

ELABORARE  FAVOLE

1^ STEP =  distribuire una mappa ciascuno, che servirà per scegliere coppie di animali.

2^ step = elaborazione collettiva.
3^ step = scegliere, a maggioranza, due caratteristiche con rispettivi animali.
4^ step = scegliere tempo e contesto.
5^ step = elaborare l'introduzione.
6^ step = elaborare lo svolgimento.
7^ step = elaborare la conclusione.
8^ step =  trarre la morale.
9^ step = cercare un corrispondente proverbio.
10^ step = rielaborare in fumetto.


ELABORAZIONI INDIVIDUALI

 
 

 

                                
Successivamente vorrei che gli alunni rappresentassero i personaggi di una o più favole a scelta in formato tridimensionale, come all'epoca facemmo con gli alunni della classe 3^A.


6 commenti:

  1. Ciao maestra siamo Giuseppe e Federica ci sono piaciute le favole baci smak smak <3<3<3<3<3<3<3<3<3<3

    RispondiElimina
  2. Ciao maestra le favole ci sono piaciute ma la più bella per noi e stata la lepre e la volpe e mi è piaciuto anche il proverbio cioè chi va piano va sano e va lontano un saluto da Vincenzo e Luigi buona Domenica ci vediamo Lunedì tanti bacioni<33<<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<33<<3<33<<3<3<3<3<33<<3<3<3<3<3<3<3<3<3<33<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<33<3<3<3<33<33333333333333<3<33<<3

    RispondiElimina
  3. Ci è piaciuta molto la favola della tartaruga e la lepre la parte che ci è piaciuta di più era il proverbio di chi va piano va sano e va lontano da Giuseppe e Francesco tanti <3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3 buona Domenica a Lunedì.

    RispondiElimina
  4. ciao maestra sono Maria ciaoooooo<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3

    RispondiElimina
  5. Maestra, sono molto belle le favole e i video, il più bello è la lepre e la tartaruga. DaViDe <3<3<3<3<3<3<3<3<3

    RispondiElimina
  6. maestra le favole ci sono piaciute molto ma la più bella è stata la lepre e la tartaruga io penso che la favola sia stupenda e la stessa cosa per Giuseppe soprattutto quando elaboriamo e trasformiamo la favola in fumetto tanti bacioni da Giuseppe e Vincenzo buona Domenica e tanti bacioni come questi:<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<33<<3<3<3<33<3<3<<3<3<33<3<3<3<3<3<<3<3<3<3<3<3 SMAK!

    RispondiElimina